CARI AMICI,
il  20 novembre, giorno della beatificazione di padre Giuseppe a Kalongo, segna per noi un nuovo inizio che rafforza il senso di responsabilità nei confronti della sua eredità materiale e morale.
Purtroppo, in considerazione dell’evolversi dell’epidemia di Ebola che sta interessando l’Uganda, con casi anche nella capitale Kampala, nel rispetto delle indicazioni di allerta di tutte le Agenzie internazionali, la Fondazione, mantenendo un atteggiamento di
prudenza a tutela del singolo e della comunità, con grande dispiacere, ha ritenuto di non partecipare in presenza alla cerimonia di
beatificazione di Padre Giuseppe Ambrosoli a Kalongo.

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Domenica 20 novembre a Kalongo padre Giuseppe Ambrosoli è stato dichiarato beato tra la sua gente a Kalongo, in una cerimonia festosa e carica di significato.

Abbiamo partecipato in unità con tutta la Chiesa e con Kalongo alla solenne celebrazione che si è tenuta domenica 20 novembre alle ore 17, in Cattedrale a Como, presieduta da S.E. il Cardinale Oscar Cantoni.

Per chi non avesse potuto assistere in diretta TV alle celebrazioni per la beatificazione di padre Giuseppe Ambrosoli di domenica 20 novembre a Kalongo indichiamo di seguito il link del "Il settimanale la diocesi di Como" per rivederne i momenti salienti

Per le celebrazioni a Kalongo clicca qui: https://youtu.be/Mb2WQaYQEfE

Di seguito il link per rivedere la Solenne Messa di ringraziamento che si è tenuta a Como in concomitanza alle celebrazioni di Kalongo
Per la celebrazione a Como clicca qui: https://youtu.be/_H2N11VhLb0

Ringraziamo "Il settimanale della Diocesi di Como" per la diretta da Kalongo e da Como.

Leggi qui le omelie delle Sante Messe di beatificazione di padre Giuseppe Ambrosoli a Kalongo del nunzio apostolico monsignor Luigi Bianco e della messa di ringraziamento per la beatificazione di padre Ambrosoli in Cattedrale a Como del cardinale Oscar Cantoni

Si è tenuta lo scorso 26 ottobre nella splendida cornice di Villa D’Este a Cernobbio, la tradizionale Charity Dinner che la Fondazione Ambrosoli promuove tra i propri sostenitori. Il ricavato della serata è destinato a finanziare le attività del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital e della Scuola di Ostetricia di Kalongo.

L’evento di quest’anno ha assunto un particolare significato in considerazione delle attese celebrazioni della Beatificazione di Padre Ambrosoli.

La sua figura e il suo operato sono stati ricordati nel corso della serata con la proiezione di un video documentario che la Fondazione Ambrosoli ha realizzato per le celebrazioni della Beatificazione con il contributo di Fondazione Cariplo. I racconti di Padre Albanese, missionario comboniano e giornalista, insieme a Giulia del Gaudio, giornalista di Rai Uno, hanno intrattenuto in nostri ospiti per non farci dimenticare il valore e il significato dell’eredità che ci ha lasciato con l’ospedale e la scuola di ostetricia di Kalongo.

Un ringraziamento a tutti i nostri sponsor che ancora una volta hanno scelto di sostenere la nostra Charity Dinner

 

 

Grazie a 

 

La via del bene

Una serata dedicata a Padre Giuseppe Ambrosoli 

14 ottobre 2022, ore 20.30-22.00 

Biblioteca Comunale – Sala conferenze Paolo Borsellino

Piazzetta Venosto Lucati, 1 - Como

 

Intervengono:

Giovanna Ambrosoli, Presidente Fondazione Ambrosoli

Giuliano Rizzardini (Direttore malattie Infettive Ospedale Sacco) e sua moglie Beatrice Giordani

Padre Egidio Tocalli, medico e missionario Comboniano

Franco Ronconi, Presidente Azione Cattolica Como

Don Sandro Vanoli, parroco di Ronago

 

Modera l’incontro Paolo Bustaffa

 

Una serata dedicata a Padre Giuseppe Ambrosoli dal titolo “La via del bene” è il primo evento con cui la Fondazione Ambrosoli inizia il percorso di iniziative che porterà alle celebrazioni della Beatificazione di Padre Giuseppe Ambrosoli. Un incontro aperto al pubblico che ripercorrerà attraverso testimonianze la storia e la figura di Padre Giuseppe i valori, gli insegnamenti e la sua eredità: l’ospedale di Kalongo e la Scuola di ostetricia.

Padre Giuseppe è stato un grande chirurgo e per tanti, come per il dottor Giuliano Rizzardini, un maestro, ma ciò che più lo ha caratterizzato sono state la sua semplicità e la sua umiltà. Ha vissuto il suo lavoro di medico come preghiera e come testimonianza di fede. “Quello che subito mi ha colpito di padre Giuseppe è stato il suo sguardo buono. Di ricordi con Beatrice, mia moglie, ne abbiamo tanti, ma quello che ci accompagna ancora oggi è la sua capacità di essere sempre presente: con me e mia moglie, e poi con Barbara, nostra figlia che è nata a Kalongo tra le sue braccia, con tutti gli altri medici e gli espatriati italiani, con i suoi confratelli e le sue consorelle con tutto il personale dell’ospedale e, soprattutto con i SUOI ammalati”, questo il ricordo di Giuliano Rizzardini che, insieme alla moglie, ha avuto modo di conoscere padre Giuseppe e di stargli a fianco durante il momento più drammatico che ha colpito Kalongo e l’Uganda, la guerra civile.

Il loro racconto insieme a quello di Giovanna Ambrosoli, Presidente della Fondazione Ambrosoli, e di tanti altri ospiti ci condurrà nel viaggio che Padre Giuseppe ha tracciato da Ronago a Kalongo e che ancora oggi rimane vivo grazie a quanti credono nella sua opera.

“Abbiamo voluto come primo appuntamento organizzare un incontro ‘aperto alla comunità’ perché chiunque abbia il desiderio di conoscere e ricordare Padre Giuseppe e la sua opera possa farlo nel modo più semplice possibile: ‘conversando fra amici’, proprio come Padre Ambrosoli avrebbe voluto. E in questa serata lo faremo grazie alle testimonianze di chi lo ha conosciuto o chi lo ha seguito nel suo percorso di uomo, medico e missionario.  – dichiara Giovanna Ambrosoli, Presidente, Fondazione Ambrosoli – “Durante l’incontro faremo vedere in anteprima il video documentario sulla storia e la vita di Padre Giuseppe che come Fondazione abbiamo voluto realizzare per queste celebrazioni cercando di cogliere quegli aspetti più personali e profondi che sono testimonianza di una vita pienamente vissuta al servizio degli altri”

"Padre Ambrosoli ha testimoniato con la sua vita il significato della parola ‘servizio. E' partito dalla sua comunità, la nostra comunità, mettendosi a disposizione del suo prossimo con passione ed abnegazione. Con lo stesso spirito ha operato in Africa, cambiando la vita a migliaia di persone. La sua Beatificazione è motivo di orgoglio per la nostra comunità così che l'Amministrazione comunale ospiterà il prossimo 14 ottobre un momento di incontro sulla figura di Padre Ambrosoli ed il suo operato in Uganda dalla Scuola di Ostetricia all'Ospedale di Kalongo. Il momento più inclusivo cadrà in concomitanza con il periodo Natalizio e la sua beatificazione dove nello spazio del Broletto, luogo simbolo della vita cittadina, verrà allestita una mostra fotografica dedicata all'operato di Padre Ambrosoli. Saranno giorni intensi per la nostra comunità. L'Amministrazione c'è e ci sarà – conclude Enrico Colombo, Assessore alla Cultura del Comune di Como

 

CARI AMICI,
lo scorso giugno, dopo più di due anni a causa della pandemia, ho fatto ritorno a Kalongo.

Tornare è stata una grandissima emozione. Non ho potuto aspettare: prima tappa la visita al nuovo reparto di pediatria, ampliato e completamente rinnovato grazie a chi con grande generosità ci ha aiutato a realizzare un reparto a misura di bambino.

I nuovi spazi, ampi e più funzionali permettono allo staff di lavorare meglio, di avere sempre sotto controllo la situazione dei pazienti più critici. E oggi tutto questo è ancora più importante: i bambini che giungono in pediatria sono sempre più spesso in gravi condizioni.
Richiedono grandi competenze, grande attenzione, e naturalmente moltissime risorse.

Ho incontrato bambini di meno di dieci anni senza nessuno accanto, il cui unico passatempo, per chi ha la fortuna di avere un
letto vicino alla finestra, è osservare il mondo fuori di lì. Mi guardavano in silenzio, sdraiati nei loro letti, con le gambe in trazione a
causa delle cadute dagli alberi per raccogliere la frutta. Spesso unico loro pasto della giornata. Quando ho chiesto come mai fossero soli
mi hanno spiegato che le mamme erano andate a cercare lavoro nei campi per pagare le cure e per portare loro del cibo. Alcuni di questi
giovani pazienti accedono ad un pasto solo grazie ai parenti degli altri ricoverati che condividono con loro il poco che hanno.

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Abbiamo intervistato il Dr. Emmanuel Logwee, medico ginecologo al Dr Ambrosoli Memorial Hospital dal 2024; grazie alle sue competenze e alla sua dedizione è oggi punto di riferimento nel reparto di maternità e ginecologia.

Dr Ema, perché ritiene che l'ospedale di Kalongo sia così importante per le donne del distretto di Agago?

Non è fondamentale solo per il distretto di Agago, ma anche per quelli vicini, come Kotido, Gulu e Lira. A volte arrivano pazienti che sono state operate in altri ospedali e che vengono qui per un secondo parere, perché hanno sentito parlare bene di Kalongo. Vengono per avere maggiore chiarezza. Inoltre, quando altri centri sanitari hanno bisogno di strumenti più avanzati, spesso si rivolgono a noi. Siamo molto fortunati a lavorare qui e lo sono anche le madri, perché qui ricevono sempre assistenza. Credo davvero che abbiamo salvato molte vite.

Secondo lei, quali sono le principali esigenze delle donne e delle madri che vivono qui?

Una delle esigenze più importanti riguarda i servizi per la maternità e la salute dei neonati, che qui offriamo. Tuttavia, molte donne devono affrontare difficoltà economiche che incidono direttamente sulla loro salute. La maggior parte delle volte, durante gli incontri del martedì in cui analizziamo i casi di mortalità materna o perinatale, scopriamo che oltre il 90% dei decessi è legato al ritardo nel cercare assistenza medica. E quando analizziamo i motivi dei ritardi nel cercare assistenza, spesso emergono vincoli economici.

Qual è il vero punto di forza dell’ospedale?

Direi la tradizione che abbiamo costruito nel tempo. Una tradizione fondata sulla missione e sulla visione dell’ospedale, a cui siamo fedeli: servire con umiltà e dedizione, mettendo sempre al centro la cura del paziente.

Cosa significa per lei lavorare all'ospedale di Kalongo?

Per me è un sogno che si avvera. Vede, possiamo dire che sia sempre stato il mio posto. Quando ho iniziato questa professione mi sono riproposto che, se avessi finito, avrei voluto lavorare con chi ne aveva più bisogno, in regioni in cui nessuno specialista è disposto a lavorare. Quindi per me è davvero gratificante lavorare qui perché vedo madri che hanno realmente bisogno. Ed è bello far parte della soluzione ai problemi che hanno.

 

L’Associazione Famiglia Comasca da sempre si prodiga per tramandare i valori testimoniati dalla gente comasca, la loro storia e cultura. Nell’anno delle celebrazioni della Beatificazione di Padre Giuseppe Ambrosoli, ha organizzato un incontro il 21 giugno dalle ore 17.00 alle 18.00 presso la sede, per ricordare la figura di Padre Giuseppe attraverso il racconto e le parole di Giovanna Ambrosoli, nipote e Presidente della Fondazione Ambrosoli.

Un’occasione per ripercorrere quel ponte che unisce Como-Milano-Kalongo che Padre Giuseppe ha alimentato con forza con la sua opera, annullando i km di distanza tra l’ospedale e la Fondazione, i medici ugandesi e i tanti volontari italiani e insegnandoci il bisogno di ricevere e la voglia di dare.

Da oggi puoi festeggiare i giorni più importanti della tua vita con le nuove Bomboniere Solidali della Fondazione Ambrosoli.
Una scelta d'amore che aggiungerà gioia ai tuoi giorni più belli e porterà cure, assistenza medica e formazione a che ne ha più bisogno.

Negli ultimi due anni sono stati i bambini più piccoli e vulnerabili a patire maggiormente gli effetti negativi della pandemia.
Il tasso di occupazione letti è stato costantemente superiore al 100%, questo significa che quasi ogni giorno il personale si è trovato a curare più pazienti di quanti il reparto non fosse in grado di accogliere. Purtroppo, anche i dati di mortalità confermano questo drammatico scenario: sono i dati di mortalità più alti degli ultimi 14 anni per i pazienti ricoverati in pediatria. In questo drammatico scenario, il personale della pediatria è rimasto sempre operativo, pronto ad accogliere e assistere tutti i piccoli pazienti, riservando attenzione e cure costanti ai più fragili.
Per questo oggi siamo ancora più felici di comunicarvi che, superando le grandi difficoltà causate dalla pandemia, siamo riusciti a terminare i lavori di ristrutturazione della pediatria di Kalongo continuando a garantire continuità e qualità delle cure pediatriche. 
Grazie di cuore a Fondazione Mission Bambini Switzerland, Fondazione 13 Marzo, M&G per l'importante sostegno e all’aiuto concreto di chi ha creduto in questo progetto.
Il nuovo reparto ospita già tanti piccoli pazienti con le loro famiglie, in ambienti rinnovati e a misura di bambino, per garantire le migliori cure possibili e un luogo di lavoro sicuro e di qualità allo staff dedicato ai più piccoli.
 
Un GRAZIE DI CUORE a tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzare tutto questo!

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