«Fu un momento di grandissima emozione. Seduti intorno a quel tavolo, ciascuno di noi aveva l'esatta consapevolezza che finalmente avevamo dato un futuro all'ospedale e che l'opera di padre Giuseppe sarebbe proseguita anche dopo di noi. Tante volte, dopo l'evacuazione, ci eravamo augurati che l'ospedale potesse riprendere a funzionare perché quello sarebbe stato il modo migliore per onorare la sua memoria. Il più sollevato era proprio mio padre che in cuor suo aveva sempre sentito di avere un debito verso il fratello. Anche io decisi di impegnarmi direttamente.”
Roberto Ambrosoli