L’impatto della pandemia sulla salute materno neonatale

Se i ricoveri complessivi sono calati del 19%, il calo più significativo e preoccupante riguarda gli accessi al reparto di maternità, che sono diminuiti del 56%, mentre i parti del 44%. Sono questi i numeri che ci giungono da Kalongo e che ci danno una fotografia preoccupante dell’impatto che la pandemia ha sulla vita quotidiana della comunità. La diminuzione degli accessi alle visite prenatali, conseguenza delle rigide misure di contenimento del Covid, dell’aumentata povertà che impedisce alle donne di potersi pagare il viaggio in ospedale, e della paura del contagio, ha creato una diminuzione delle terapie preventive somministrate, con inevitabili conseguenze sulla salute del feto e delle future mamme.

Una riduzione così alta dei parti significa un incremento di parti non assistiti, con conseguenti rischi aumentati di mortalità materna, mortalità neonatale, sviluppo di gravi complicanze durante il parto che possono comportare disabilità permanenti sia per la partoriente che per il nascituro.

Ma in mezzo a questo momento difficile e sconfortante, ci sono anche tante storie che grazie alla tenacia e alla resilienza dei medici e dello staff ospedaliero, unito al coraggio e alla forza di queste mamme, arrivano a lieto fine e fanno guardare al futuro con spiragli di positività.

Come la storia di Esther, una giovane donna di soli 19 anni alla sua prima gravidanza che è giunta all’ospedale di Kalongo dal Komotor Health Center di Agago perché in travaglio e con sintomi da Covid. Arrivata al Dr Ambrosoli Memorial Hospital, effettuato immediatamente il test è risulta positiva ed è stata ricovata nel reparto in isolamento. Per lei è stata creata una “sala parto speciale” nello stesso reparto, dove è stata costantemente assistita da un’ostetrica e dal team medico che ha iniziato le cure per il Covid. Ma purtroppo il travaglio di Esther, a causa probabilmente della febbre molto alta, è andato avanti 2 giorni senza riuscire a seguire il corso naturale e anzi sviluppando sofferenza fetale. Lo staff medico non si è perso d’animo e ha prontamente deciso per un parto cesareo di emergenza per salvare la vita della mamma e del bambino. Tutto è andato per il meglio, Esther si è ripresa molto bene e con lei anche il suo bambino e sono stati dimessi qualche giorno fa dall’ospedale.

Questa è Kalongo, questa è la forza del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital che lotta ogni giorno per la gioia della vita!

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